mercoledì 30 luglio 2014

"E le Stelle stanno a guardare" con Laura Gambacorta al Quartum Store Giovedì 4 Settembre 2014

 

Nuovi canali per l'export del Pescato Campano.Accordi commerciali con il Belgio, la Georgia e la Cina







Il presidente del Consorzio Pescato Campano:
"vincono la qualità dei nostri prodotti e la capacità di stare sul mercato globale"

I prodotti ittici della Campania stanno riscoprendo nuovi mercati. Il Consorzio Pescato Campano con sede a Pozzuoli negli ultimi mesi ha intessuto una serie di relazioni commerciali con alcuni rivenditori di pesce europei ed asiatici.

I responsabili del Consorzio sono stati contattati da un importatore di pesce di Bruxelles che fornisce prevalentemente i ristoranti italiani in Belgio con pesce congelato o dell’oceano Atlantico. I ristoratori hanno chiesto un ritorno alle origini,volendo puntare sul pesce del Mediterraneo e in particolare del mar Tirreno. Ora l’accordo con il Consorzio è fornitura plurisettimanale con specie ittiche fresche pescate il giorno prima (che saranno già il giorno dopo disponibili per il pranzo). I ristoranti che utilizzeranno questo pesce entreranno a far parte di un progetto di filiera del buon pescato italiano e saranno supportati con azioni di marketing.

A fine luglio una delegazione di pescatori della Georgia, stato caucasico che si affaccia sul mar Nero, ha fatto visita ai pescherecci di Pozzuoli e Procida. L’obiettivo era conoscere il modello di gestione del Consorzio e la possibilità di sviluppare azioni commerciali di import-export di prodotti unici come le alici del tirreno con prodotti presenti nei nostri mercati ma in quantità ridotte e invece in abbondanza nel mar Nero; per esempio: platessa, telline, rombo chiodato.

Infine sono stati stabiliti alcuni rapporti di collaborazione con imprenditori provenienti dalla Cina e interessasti a lavorare lo scarto di lavorazione (per esempio la vescica natatoria dei pesci) molto richiesta dall'industria del food in oriente per la preparazioni di gelatine alimentari a seguito di processi di essiccazione.

Sono contatti importanti  spiega Fulvio Giugliano, presidente del Consorzio che sottolineano l’importanza del nostro pescato e la necessità di intrattenere rapporti con le industrie del settore di tutto il mondo. I rapporti si sono sviluppati grazie alla fiera internazionale Sea Food 2014. In modo particolare è utile osservare come si aprano nuovi mercati che necessitano di prodotti di qualità come i nostri e come gli orientali siano interessati agli scarti della nostra lavorazione che per il loro mercato diventano fondamentali.


Il Consorzio aderisce a Federpesca-Confindustria. Caratteristica principale è aver riunito in un unico sodalizio tre diversi tipi di pesca: circuizione, strascico e piccola pesca. Tra gli obiettivi: la promozione di iniziative di valorizzazione della qualità del pescato degli associati con la nascita di un marchio di riconoscibilità; promuovere attività di pescaturismo e di ittiturismo; corsi di formazione, studi e ricerche; organizzare i servizi a terra per gli aderenti; tutelare le aree di pesca; accedere ai finanziamenti dal Piano di Gestione 2013 e dal Fondo Europeo per la Pesca; essere interlocutore con le istituzioni; fornire servizi legali e fiscali; creare spazi per la vendita diretta dei prodotti; sviluppare una rete commerciale con le industrie alimentari; rispetto delle leggi e dell'ambiente; valorizzazione delle tradizioni delle comunità del mare. Possono aderire al Co.Ge.Pe.Ca. tutti coloro i quali esercitano la pesca costiera locale, la pesca costiera ravvicinata, la pesca artigianale e la pesca mediterranea o d'altura.
Pozzuoli, 30 luglio 2014



















lunedì 28 luglio 2014

Iris Birra compie 10 anni, in visita per raccontarvi la sua storia e la sua passione




Iris Birra è la prima birra del Parco Nazionale del Cilento, nata nel Giugno 2004 dall'idea imprenditoriale di Salvatore Oricchio, sotto l'ombra di ulivi secolari a Palinuro, frazione della meno conosciuta Centola.
Oggi Iris compie 10 anni, da allora quando l'ho testata per la prima volta ha compiuto passi da gigante, ampliando la gamma produttiva, innovando il packaging ma mantenendo sempre un occhio di riguardo per le origini, migliorando le materie prime con molta attenzione all'acqua utilizzata, ottenendo la certificazione biologica, così da diventare la prima birra artigianale biologica del Parco Nazionale del Cilento.
Interessantissima visita al birrificio che era in piena fase produttiva della  Bionda, macchinari d'acciaio con la capacità produttiva di 600 litri per cotta della Zingarelli Engineering Company, tutti ingredienti biologici utilizzati, dall'acqua pura delle sorgenti di montagna di Montano Antilia, giustamente morbida, al puro orzo maltato, fino al luppolo e al lievito utilizzato, proveniente dalla cotta precedente, tutta la fase produttiva è biologica, non viene fatto uso di conservanti, la birra non viene filtrata, nè pastorizzata e rifermenta in bottiglia, metodo che da alla birra la caratteristica della variabilità da bottiglia a bottiglia.



Iris Birra non è la solita Birreria nata dall'esperienza più o meno positiva dell'Home Brewing, lo testimonia l'ampio uso della Bassa Fermentazione che per chi è esperto del settore vuol dire ampia conoscenza ed esperienza per la nota difficoltà di produzione, ma anche macchinari adeguati e lunghi tempi di stoccaggio del prodotto, insomma micro birrificio per modo di dire, ma grande professionalità.


Salvatore con il suo prezioso aiutante produce sette tipologie di Birra in bottglia da 660 ml con tappo a pressione in ceramica e anche nel più comodo formato da 330 ml con tappo a corona, oltre che fusti per la mescita per il settore ho.re.ca.


Da sinistra la Lemon Iris (Radler), bionda a bassa fermentazione aromatizzata con succo di limone biologico, fresca e dissetante, la Terry Iris una rossa a bassa fermentazione da 5,0 % vol. alc., la Estrema Unzione, una doppio malto a bassa fermentazione da 7,5 % vol. alc, la Habanero Iris, una bassa fermentazione aromatizzata dal gusto piccante e deciso di peperoncini da 5,0 % vol. alc., davvero curiosa, la Bionda tipo Pils a bassa fermentazione da 5,0 % vol. alc., e infine due birre speciali disponibili a seconda del periodo come la Castagnola, lager a bassa fermentazione aromatizzata con castagne cilentane e la Cioccolella, una Stout inglese aromatizzata al cacao prodotta nel periodo natalizio.




I prezzi al pubblico sono di 3,5 euro per la 330 ml e di 5 euro per la 660 ml, davvero irrisori se pensiamo alla qualità del prodotto e se facciamo un paragone con prodotti analoghi di pseudo micro birrifici artigianali presenti sul mercato che per coprire i costi sparano prezzi esorbitanti, giustificandoli con la più o meno artigianalità con cui vengono prodotte, canone che non sempre è sintomo di qualità.



Facciamo i migliori auguri a Salvatore per questi primi 10 anni di vita del suo micro birrificio che a breve si trasferirà poco lontano dal suo attuale indirizzo e aumenterà la capacità produttiva.


Iris Birra
                                                            Via Acqua del Lauro, 84064
     Palinuro (SA)
     E-mail: info@irisbirra.it
     Tel:0974.938217